VIVILVOLLEY S3 INTERVISTA LE ATLETE DELLA VILLADIES FARMADERBE (3° puntata): Fulvia Gridelli
Fu con il suo intervistatore Antonio
Nella 3° puntata Antonio Acconcia, capitano dell’Under 12 Blu che gioca anche in Under 13, ha scelto di fare le sue domande a Fulvia Gridelli, il 1° centro della B2.
La carismatica centrale classe 1995 si avvicina al volley a Monfalcone nella A.R. Fincantieri per poi spostarsi al Sokol di Aurisina per le giovanili fino all’under 16. Dopo un breve ritorno alla città cantierina per disputare contemporaneamente i campionati under 18 (titolo provinciale di Gorizia 2011/2012) e serie D, nella stagione 2012/2013 approda allo Zalet Sloga di Monrupino, dove gioca il suo ultimo anno di under 18 (titolo provinciale di Trieste 2012/2013) ed in serie C.
Dopo 3 anni viene chiamata dallo Staranzano, sempre in serie C, e qui raggiunge la storica promozione in B2 (stagione 2016/2017).
Ma l’esordio nel campionato nazionale lo fa con la Villadies Farmaderbe a Villa Vicentina dove arriva nella successiva stagione ed in cui gioca anche quest’anno.
Con i suoi 181 centimetri e il braccio pesante, Fulvia si distingue per essere sempre determinata e molto severa con se stessa. Con il suo super agonismo, in molte partite ha trascinato le Villadies da top-scorer e si è rivelata giocatrice da sfruttare nei momenti caldi delle partite.
Una curiosità: prima di ogni partita si beve un buon caffè di moka a cui aggiunge un secondo caffè in autogrill nelle partite in trasferta.
La carismatica centrale classe 1995 si avvicina al volley a Monfalcone nella A.R. Fincantieri per poi spostarsi al Sokol di Aurisina per le giovanili fino all’under 16. Dopo un breve ritorno alla città cantierina per disputare contemporaneamente i campionati under 18 (titolo provinciale di Gorizia 2011/2012) e serie D, nella stagione 2012/2013 approda allo Zalet Sloga di Monrupino, dove gioca il suo ultimo anno di under 18 (titolo provinciale di Trieste 2012/2013) ed in serie C.
Dopo 3 anni viene chiamata dallo Staranzano, sempre in serie C, e qui raggiunge la storica promozione in B2 (stagione 2016/2017).
Ma l’esordio nel campionato nazionale lo fa con la Villadies Farmaderbe a Villa Vicentina dove arriva nella successiva stagione ed in cui gioca anche quest’anno.
Con i suoi 181 centimetri e il braccio pesante, Fulvia si distingue per essere sempre determinata e molto severa con se stessa. Con il suo super agonismo, in molte partite ha trascinato le Villadies da top-scorer e si è rivelata giocatrice da sfruttare nei momenti caldi delle partite.
Una curiosità: prima di ogni partita si beve un buon caffè di moka a cui aggiunge un secondo caffè in autogrill nelle partite in trasferta.
SOPRANNOMI: Fu - Flu - Grido
ANTONIO INTERVISTA FULVIA GRIDELLI DETTA FU
Antonio: “Qual è il tuo paese d’origine?”
Fu: “Ciao Antonio! Il mio paese d’origine è Monfalcone sono nata il 9 luglio 1995, ma fin da piccola vivo a Sistiana vicinissima al mare.”
Antonio: “È stato il tuo primo sport la pallavolo?”
Fu: “Il mio primissimo sport è stato il pattinaggio artistico a rotelle a 5 anni che ho praticato per 2 anni. Successivamente per 3 anni ho fatto equitazione e un anno di atletica. All’età di 12 anni, mi sono innamorata della pallavolo grazie alle videocassette di Mila e Shiro che mia madre aveva comprato in edicola! Ho tutta la serie!”
Antonio: “Come ti sei sentita quando hai giocato la tua prima partita di campionato?”
Fu: “La prima volta che sono stata convocata per giocare la mia prima partita ero super emozionata! Mi ricordo che all’affermazione dell’allenatrice “Fulvia sabato vieni alla partita” risposi “a vedere? Sicuramente!”. Entrai in campo un solo set, ma fu l’inizio.”
Antonio: “E adesso, visto che sei in serie B, come la vivi?”
Fu: “Giocare in serie B2 è un bel traguardo personale, ho avuto alti e bassi agli allenamenti, però la fatica ha ripagato e ha portato a molte soddisfazioni e soprattutto a credere un po’ di più in me stessa.”
Antonio: “È di fondamentale importanza la coesione di squadra?”
Fu: “La pallavolo è un gioco di squadra, perciò il gruppo unito è di fondamentale importanza per affrontare le difficoltà che si possono incontrare durante una partita. Solitamente, la squadra, si crea dentro e fuori dal campo. Quando sei più piccolino forse è più facile creare la coesione perché si è quasi tutti allo stesso livello, quando invece inizi a crescere e a salire di categoria e dunque inizia l’agonismo vero possono esserci delle difficoltà a integrarsi o far parte di un nuovo gruppo perché le persone hanno caratteri diversi.”
Antonio: “Come gestisci i momenti difficili durante la partita?”
Fu: “I momenti difficili della partita... Se personalmente ne ho, mi arrabbio con me stessa ma poi penso subito all’azione dopo o c’è una compagna in particolare che mi calma o parlo con Gabriè (Gabriele Berzacola) e papà Pitti. Nei momenti difficili della squadra invece cerco di aiutare le compagne distraendole dall’errore, dando carica o dando delle dritte in che zona attaccare perché c’è una parte più scoperta del campo.”
Antonio: “Prima di ogni partita, come vi caricate?”
Fu: “Non abbiamo un rito particolare per caricarci prima della partita. Abbiamo una routine che consiste nel ripassare gli schemi in spogliatoio, l’urlo di battaglia tutte insieme, entrare in campo e accendere lo stereo con il nostro cd e poi ognuno inizia a fare il proprio riscaldamento. Il cd con le canzoni funziona per darci la carica.”
Antonio: “Come festeggiate solitamente la vittoria?”
Fu: “I festeggiamenti post partita iniziano in mezzo al campo quando tutta la squadra si riunisce ed esulta, poi c’è la foto di rito, ci sono i Ferrero Rocher di papà Pitti e, chi non ha preso altri impegni, esce a mangiare la pizza.”
Fu: “Ciao Antonio! Il mio paese d’origine è Monfalcone sono nata il 9 luglio 1995, ma fin da piccola vivo a Sistiana vicinissima al mare.”
Antonio: “È stato il tuo primo sport la pallavolo?”
Fu: “Il mio primissimo sport è stato il pattinaggio artistico a rotelle a 5 anni che ho praticato per 2 anni. Successivamente per 3 anni ho fatto equitazione e un anno di atletica. All’età di 12 anni, mi sono innamorata della pallavolo grazie alle videocassette di Mila e Shiro che mia madre aveva comprato in edicola! Ho tutta la serie!”
Antonio: “Come ti sei sentita quando hai giocato la tua prima partita di campionato?”
Fu: “La prima volta che sono stata convocata per giocare la mia prima partita ero super emozionata! Mi ricordo che all’affermazione dell’allenatrice “Fulvia sabato vieni alla partita” risposi “a vedere? Sicuramente!”. Entrai in campo un solo set, ma fu l’inizio.”
Antonio: “E adesso, visto che sei in serie B, come la vivi?”
Fu: “Giocare in serie B2 è un bel traguardo personale, ho avuto alti e bassi agli allenamenti, però la fatica ha ripagato e ha portato a molte soddisfazioni e soprattutto a credere un po’ di più in me stessa.”
Antonio: “È di fondamentale importanza la coesione di squadra?”
Fu: “La pallavolo è un gioco di squadra, perciò il gruppo unito è di fondamentale importanza per affrontare le difficoltà che si possono incontrare durante una partita. Solitamente, la squadra, si crea dentro e fuori dal campo. Quando sei più piccolino forse è più facile creare la coesione perché si è quasi tutti allo stesso livello, quando invece inizi a crescere e a salire di categoria e dunque inizia l’agonismo vero possono esserci delle difficoltà a integrarsi o far parte di un nuovo gruppo perché le persone hanno caratteri diversi.”
Antonio: “Come gestisci i momenti difficili durante la partita?”
Fu: “I momenti difficili della partita... Se personalmente ne ho, mi arrabbio con me stessa ma poi penso subito all’azione dopo o c’è una compagna in particolare che mi calma o parlo con Gabriè (Gabriele Berzacola) e papà Pitti. Nei momenti difficili della squadra invece cerco di aiutare le compagne distraendole dall’errore, dando carica o dando delle dritte in che zona attaccare perché c’è una parte più scoperta del campo.”
Antonio: “Prima di ogni partita, come vi caricate?”
Fu: “Non abbiamo un rito particolare per caricarci prima della partita. Abbiamo una routine che consiste nel ripassare gli schemi in spogliatoio, l’urlo di battaglia tutte insieme, entrare in campo e accendere lo stereo con il nostro cd e poi ognuno inizia a fare il proprio riscaldamento. Il cd con le canzoni funziona per darci la carica.”
Antonio: “Come festeggiate solitamente la vittoria?”
Fu: “I festeggiamenti post partita iniziano in mezzo al campo quando tutta la squadra si riunisce ed esulta, poi c’è la foto di rito, ci sono i Ferrero Rocher di papà Pitti e, chi non ha preso altri impegni, esce a mangiare la pizza.”
scritto da Antonio Acconcia (VivILvolley Blu Farmacia S. Maria U12 e VivILvolley Reale Mutua U13)
[]
[]
[]