BEA MOLINARO ARGENTO ALLE UNIVERSIADI
Beatrice Molinaro con la medaglia d'argento
Lasciata a Bea una settimana per stemperare le tensioni e le emozioni dell’argento conquistato con la nazionale alle Universiadi di Napoli (battuta in finale da una superlativa Russia per 1-3), le abbiamo posto qualche domanda per capire meglio questa sua esperienza e le attese per la prossima stagione in A1 a Scandicci.
Eli: “L’avventura in nazionale è finita da poco. Ora, a mente fredda, hai realizzato o ti sembra ancora un sogno la convocazione, l’esordio e l’argento alle Universiadi?”
Bea: “Sì, ora ovviamente, a mente fredda, ho realizzato tutto il percorso che ho fatto da fine aprile fino ad una settimana fa. All’inizio invece non riuscivo ancora bene a capire. Quando mi hanno detto che ero stata scelta, ero ancora nel mio mondo, non sapevo cosa aspettarmi e lo vedevo come un sogno, qualcosa di incredibile. Ora che ho finito tutto questo percorso, assolutamente sì, ho realizzato tutto: è successo veramente!”
Eli: “Qual è la prima cosa che ti viene in mente se ripensi a questi mesi?”
Bea: “In realtà non c’è una cosa in particolare che mi viene in mente, ma ripenso a tutto il percorso dal 23 aprile al 13 di luglio. Due mesi e mezzo passati via con allenatori e compagne che non avrei mai pensato di incontrare e nemmeno lontanamente con cui avrei pensato di lavorare. Penso anche ai momenti di difficoltà che ho avuto, com’è normale soprattutto all’inizio in cui l’impatto è stato abbastanza forte, e a tutte le soddisfazioni che mi sono tolta e ai tutti i miglioramenti che mi sono accorta di aver avuto. Quindi penso a tutto questo viaggio in generale.”
Eli: “A parte tutti i gadgets ;-) (tute, borse, magliette, divise, scarpe, ecc. ecc.), cosa ti ha lasciato questa avventura?”
Bea: “Beh, a parte tutti i gadgets, maglie, tute, polo, scarpe, ginocchiere, calze e… 3 divise col mio cognome dietro che non sono male e che chiuderò in un posto segreto dentro una teca… scherzo… mi ha lasciato tanti bei ricordi di altre 11 compagne con cui ho affrontato questo viaggio e con cui si è creato veramente un legame forte in poco tempo. Questa è stata, secondo me, una cosa straordinaria e difficile da realizzare in così poco tempo ed è stata sottolineata anche dagli allenatori al momento dei saluti finali. Siamo state brave in pochi mesi a creare un’armonia e un’alchimia nonostante, come si sa, in ogni squadra ci sono caratteri diversi che comunque devono convivere assieme per tanto tempo ed è difficile andare sempre d’accordo. Ma in fin dei conti si è creato un bel rapporto e sono strafelice di poter rincontrare tutte nel corso del campionato. Praticamente in ogni squadra avrò qualcuno da salutare e riabbracciare: una cosa speciale. Inoltre ho avuto l’onore di conoscere gli allenatori, Marco Paglialunga e Luca Pieragnoli, e Nadia Centoni, la nostra preparatrice che rincontrerò volentieri a Firenze. Cos’altro…. Tanta gioia e soprattutto la consapevolezza che se veramente si vuole fare, migliorare e lavorare, poi le cose vengono. Tanto lavoro paga! In questo poco tempo ne ho avuto la dimostrazione. Mi sono accorta di essere migliorata anche se c’è ancora tanto da fare, ma sappiamo che sono una testona, nel senso che vedo sempre tutto quello su cui si deve lavorare, non sono ma contenta. Devo ammettere che in questi 2 mesi ci sono stati molti cambiamenti in positivo.”
Eli: “Tra poco meno di un mese (19 agosto) inizierai la nuova emozionante stagione a Scandicci al fianco di grandi nomi del volley. Quali sono le aspettative?”
Bea: “Sì… tra poco meno di un mese si va… io cerco di non pensarci ora come ora. – tra una risata e un sospiro – Ho appena finito un’avventura pazzesca, impensabile fino a poco tempo fa, e adesso sto cercando di godermi un po’ di meritato riposo perché alla fine è quasi un anno che non mi fermo. Il giorno della partenza si avvicina e devo dire che ovviamente c’è un po’ d’ansia perché è tutto nuovo: è arrivato il momento di allontanarmi da casa per davvero, andrò a vivere da sola, in un gruppo totalmente nuovo con campionesse, gente che ha fatto le Olimpiadi, che è da anni a questi livelli, che ha calcato la scena internazionale per tanti anni, con vere professioniste… io sono l’ultima arrivata e la meno esperta, con un allenatore nuovo, una nuova categoria, un gioco completamente diverso. Questi due mesi in nazionale mi hanno permesso anche di capire in che mondo mi sto addentrando perché è uno sport totalmente diverso, come velocità, potenza, schema di gioco, modo di lavorare. Mah, non è che non ho aspettative… mi aspetto di lavorare tanto, di giocare ovviamente poco visto che davanti non ho le ultime arrivate, anzi. Ma ne ero conscia quando ho preso questa decisione che, dopo aver riflettuto tanto, mi è sembrata la migliore. Per me quest’anno la priorità è crescere tanto. È un po’ un tuffo nel vuoto, vado alla cieca. Da una parte c’è tanta ansia e paura, dall’altra non vedo l’ora di iniziare, sono curiosissima di tutto, anche del posto e di vivere vicino a Firenze. Sarà un anno duro da gestire: oltre al campionato avremo Coppa Italia e Champions League quindi già da ottobre ci sarà una partita ogni 3 giorni e ci saranno anche molti spostamenti… l’aereo… che è una mia paura… Sarà una stagione molto molto intensa. È stata una mia scelta, lo so, e, per quanto mi possa spaventare, non sto più nella pelle, in realtà… non vedo l’ora di cominciare e di vivere questa nuova avventura!”
BUONA VACANZA BEA!!! E TI AUGURIAMO UNA SPLENDIDA NUOVA AVVENTURA!!!
Eli: “L’avventura in nazionale è finita da poco. Ora, a mente fredda, hai realizzato o ti sembra ancora un sogno la convocazione, l’esordio e l’argento alle Universiadi?”
Bea: “Sì, ora ovviamente, a mente fredda, ho realizzato tutto il percorso che ho fatto da fine aprile fino ad una settimana fa. All’inizio invece non riuscivo ancora bene a capire. Quando mi hanno detto che ero stata scelta, ero ancora nel mio mondo, non sapevo cosa aspettarmi e lo vedevo come un sogno, qualcosa di incredibile. Ora che ho finito tutto questo percorso, assolutamente sì, ho realizzato tutto: è successo veramente!”
Eli: “Qual è la prima cosa che ti viene in mente se ripensi a questi mesi?”
Bea: “In realtà non c’è una cosa in particolare che mi viene in mente, ma ripenso a tutto il percorso dal 23 aprile al 13 di luglio. Due mesi e mezzo passati via con allenatori e compagne che non avrei mai pensato di incontrare e nemmeno lontanamente con cui avrei pensato di lavorare. Penso anche ai momenti di difficoltà che ho avuto, com’è normale soprattutto all’inizio in cui l’impatto è stato abbastanza forte, e a tutte le soddisfazioni che mi sono tolta e ai tutti i miglioramenti che mi sono accorta di aver avuto. Quindi penso a tutto questo viaggio in generale.”
Eli: “A parte tutti i gadgets ;-) (tute, borse, magliette, divise, scarpe, ecc. ecc.), cosa ti ha lasciato questa avventura?”
Bea: “Beh, a parte tutti i gadgets, maglie, tute, polo, scarpe, ginocchiere, calze e… 3 divise col mio cognome dietro che non sono male e che chiuderò in un posto segreto dentro una teca… scherzo… mi ha lasciato tanti bei ricordi di altre 11 compagne con cui ho affrontato questo viaggio e con cui si è creato veramente un legame forte in poco tempo. Questa è stata, secondo me, una cosa straordinaria e difficile da realizzare in così poco tempo ed è stata sottolineata anche dagli allenatori al momento dei saluti finali. Siamo state brave in pochi mesi a creare un’armonia e un’alchimia nonostante, come si sa, in ogni squadra ci sono caratteri diversi che comunque devono convivere assieme per tanto tempo ed è difficile andare sempre d’accordo. Ma in fin dei conti si è creato un bel rapporto e sono strafelice di poter rincontrare tutte nel corso del campionato. Praticamente in ogni squadra avrò qualcuno da salutare e riabbracciare: una cosa speciale. Inoltre ho avuto l’onore di conoscere gli allenatori, Marco Paglialunga e Luca Pieragnoli, e Nadia Centoni, la nostra preparatrice che rincontrerò volentieri a Firenze. Cos’altro…. Tanta gioia e soprattutto la consapevolezza che se veramente si vuole fare, migliorare e lavorare, poi le cose vengono. Tanto lavoro paga! In questo poco tempo ne ho avuto la dimostrazione. Mi sono accorta di essere migliorata anche se c’è ancora tanto da fare, ma sappiamo che sono una testona, nel senso che vedo sempre tutto quello su cui si deve lavorare, non sono ma contenta. Devo ammettere che in questi 2 mesi ci sono stati molti cambiamenti in positivo.”
Eli: “Tra poco meno di un mese (19 agosto) inizierai la nuova emozionante stagione a Scandicci al fianco di grandi nomi del volley. Quali sono le aspettative?”
Bea: “Sì… tra poco meno di un mese si va… io cerco di non pensarci ora come ora. – tra una risata e un sospiro – Ho appena finito un’avventura pazzesca, impensabile fino a poco tempo fa, e adesso sto cercando di godermi un po’ di meritato riposo perché alla fine è quasi un anno che non mi fermo. Il giorno della partenza si avvicina e devo dire che ovviamente c’è un po’ d’ansia perché è tutto nuovo: è arrivato il momento di allontanarmi da casa per davvero, andrò a vivere da sola, in un gruppo totalmente nuovo con campionesse, gente che ha fatto le Olimpiadi, che è da anni a questi livelli, che ha calcato la scena internazionale per tanti anni, con vere professioniste… io sono l’ultima arrivata e la meno esperta, con un allenatore nuovo, una nuova categoria, un gioco completamente diverso. Questi due mesi in nazionale mi hanno permesso anche di capire in che mondo mi sto addentrando perché è uno sport totalmente diverso, come velocità, potenza, schema di gioco, modo di lavorare. Mah, non è che non ho aspettative… mi aspetto di lavorare tanto, di giocare ovviamente poco visto che davanti non ho le ultime arrivate, anzi. Ma ne ero conscia quando ho preso questa decisione che, dopo aver riflettuto tanto, mi è sembrata la migliore. Per me quest’anno la priorità è crescere tanto. È un po’ un tuffo nel vuoto, vado alla cieca. Da una parte c’è tanta ansia e paura, dall’altra non vedo l’ora di iniziare, sono curiosissima di tutto, anche del posto e di vivere vicino a Firenze. Sarà un anno duro da gestire: oltre al campionato avremo Coppa Italia e Champions League quindi già da ottobre ci sarà una partita ogni 3 giorni e ci saranno anche molti spostamenti… l’aereo… che è una mia paura… Sarà una stagione molto molto intensa. È stata una mia scelta, lo so, e, per quanto mi possa spaventare, non sto più nella pelle, in realtà… non vedo l’ora di cominciare e di vivere questa nuova avventura!”
BUONA VACANZA BEA!!! E TI AUGURIAMO UNA SPLENDIDA NUOVA AVVENTURA!!!
scritto da Eli
[]
[]
[]