CAMBIO IN REGIA: ARRIVA GAIA MARTA
La Villadies Marta Gaia
Diamo il benvenuto a Gaia che vestirà la maglia n. 13 della Villadies Farmaderbe.
Le abbiamo chiesto di darci qualche informazione personale in più su di lei per conoscerla meglio.
Sono nata a Montebelluna (Tv) il 28 ottobre del 2003 e cresciuta a Treviso dove ho frequentato le scuole fino alla maturità nel 2022 conseguita presso il Liceo scientifico sportivo Leonardo Da Vinci.
Attualmente studio ingegneria gestionale all'Università di Padova con sede a Vicenza.Se non sono in palestra o in biblioteca a studiare, mi piace viaggiare, stare con gli amici e andare a vedere le partite di rugby assieme a mio papà.
Passiamo al riassunto della sua storia nel mondo della pallavolo.
Ho iniziato la mia esperienza sportiva con la ginnastica artistica ma, all'età di 10 anni, ho capito che, data la mia altezza e struttura fisica, non faceva più per me. Inoltre sentivo forte il bisogno di praticare uno sport di squadra. Mi sono avvicinata alla pallavolo quasi per caso.
Per 6 anni ho giocato con l'Albatros Volley, società storica di Treviso, fino ad arrivare in serie C.
Gli anni successivi ho avuto modo di giocare in altre squadre e così vivere ambienti diversi sia nel trevigiano, con qualche breve periodo di allenamenti a Trento, e poi nel veneziano e nel vicentino.
Sicuramente la stagione che mi porto nel cuore è la 2020/2021, quando ho giocato per la Synergy Volley Venezia concludendo l'anno con la vittoria del campionato e conseguente promozione. Quasi tutti i giorni facevo 100 Km per allenarmi e poi tornare a casa. Ma ne è valsa la pena e non solo per la promozione.
5 domande e 5 risposte...
Cosa significa per una giovanissima come te trasferirsi per la pallavolo? È la tua prima volta in Friuli? Come ti sembra l'ambiente e la gente, se hai già avuto modo di farti un'idea?
Non ho mai avuto problemi a stare lontano da casa. Fin da quando ho iniziato a giocare, ho passato l'estate a fare camp di pallavolo e di beach volley in giro per l'Italia. Sicuramente sento un po' la mancanza di casa ma per fortuna ho alle spalle una famiglia che mi sostiene in ogni scelta. L'anno scorso mi sono trasferita a Vicenza e questa è la mia prima volta In Friuli. Non conosco ancora bene l'ambiente, ma la società mi ha fin da subito accolta bene così come le mie compagne.
Da quando giochi palleggiatrice? Chi l'ha deciso? Quali sono secondo te i difetti e i pregi del tuo ruolo?
Sono palleggiatrice praticamente da sempre anche se fino all'U16 ho giocato anche da opposto. Sicuramente una delle motivazioni per le quali mi hanno assegnato questo ruolo è che la ricezione non è mai stata mia amica... ma spero abbiano anche notato qualcosa di buono nelle mie mani…
Il ruolo del palleggiatore mi piace molto: è la regia della squadra su cui ricadono molte responsabilità. Proprio per questo è molto difficile e spesso oggetto di critiche talvolta giuste altre volte sinonimo di facili “alibi”. Sicuramente bisogna cercare di essere sempre lucidi e mai perdere la testa.
Se dovessi autosponsorizzarti, quali aspetti tecnici, tattici e caratteriali di te evidenzieresti?
Sono un palleggiatore a cui piace aprire il gioco e avere sempre a disposizione tutti gli attaccanti affinché il gioco sia il più imprevedibile possibile.
Caratterialmente sono una persona molto determinata: se mi prendo un impegno faccio di tutto per onorarlo dando in palestra il 200%. Lavoro e fatica non mi fa paura: credo sia l'unico modo per migliorare, divertirsi (davvero) ed essere utili alla squadra.
A 20 anni hai già vissuto esperienze in squadre diverse anche nella serie nazionale. Quali sono i tuoi obbiettivi a medio e lungo termine?
Il mio obbiettivo è semplice: scoprire giorno dopo giorno, lavorando duro e quindi divertendomi, quanto posso migliorare ed essere utile alla squadra in cui gioco continuando così ad arricchirmi dei valori che mi sta insegnando questo sport.
Ti sei aggregata alle Villadies ormai da qualche settimana. Come ti stai trovando? Dove può arrivare questa squadra in questa stagione?
Sono stata accolta bene da un bel gruppo. Siamo una squadra mediamente giovane con potenzialità. Sono certa che con il giusto impegno potremo toglierci delle soddisfazioni.
Non ho mai avuto problemi a stare lontano da casa. Fin da quando ho iniziato a giocare, ho passato l'estate a fare camp di pallavolo e di beach volley in giro per l'Italia. Sicuramente sento un po' la mancanza di casa ma per fortuna ho alle spalle una famiglia che mi sostiene in ogni scelta. L'anno scorso mi sono trasferita a Vicenza e questa è la mia prima volta In Friuli. Non conosco ancora bene l'ambiente, ma la società mi ha fin da subito accolta bene così come le mie compagne.
Da quando giochi palleggiatrice? Chi l'ha deciso? Quali sono secondo te i difetti e i pregi del tuo ruolo?
Sono palleggiatrice praticamente da sempre anche se fino all'U16 ho giocato anche da opposto. Sicuramente una delle motivazioni per le quali mi hanno assegnato questo ruolo è che la ricezione non è mai stata mia amica... ma spero abbiano anche notato qualcosa di buono nelle mie mani…
Il ruolo del palleggiatore mi piace molto: è la regia della squadra su cui ricadono molte responsabilità. Proprio per questo è molto difficile e spesso oggetto di critiche talvolta giuste altre volte sinonimo di facili “alibi”. Sicuramente bisogna cercare di essere sempre lucidi e mai perdere la testa.
Se dovessi autosponsorizzarti, quali aspetti tecnici, tattici e caratteriali di te evidenzieresti?
Sono un palleggiatore a cui piace aprire il gioco e avere sempre a disposizione tutti gli attaccanti affinché il gioco sia il più imprevedibile possibile.
Caratterialmente sono una persona molto determinata: se mi prendo un impegno faccio di tutto per onorarlo dando in palestra il 200%. Lavoro e fatica non mi fa paura: credo sia l'unico modo per migliorare, divertirsi (davvero) ed essere utili alla squadra.
A 20 anni hai già vissuto esperienze in squadre diverse anche nella serie nazionale. Quali sono i tuoi obbiettivi a medio e lungo termine?
Il mio obbiettivo è semplice: scoprire giorno dopo giorno, lavorando duro e quindi divertendomi, quanto posso migliorare ed essere utile alla squadra in cui gioco continuando così ad arricchirmi dei valori che mi sta insegnando questo sport.
Ti sei aggregata alle Villadies ormai da qualche settimana. Come ti stai trovando? Dove può arrivare questa squadra in questa stagione?
Sono stata accolta bene da un bel gruppo. Siamo una squadra mediamente giovane con potenzialità. Sono certa che con il giusto impegno potremo toglierci delle soddisfazioni.
NON RESTA CHE AUGURARTI UNA BUONA STAGIONE!!!
scritto da Elisa Fiori
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