Arbitro: Visini Davide (Tavagnacco) Durata set: 19’, 25’, 23’, 25’
La Villadies Farmaderbe non si ripete e a Fagagna la prestazione è al di sotto delle attese sin dai primi scambi. Le nostre non sono nemmeno lontanamente quelle della settimana scorsa: subiscono l’aggressività di Chei De Vile in battuta e il gioco vario e veloce proposto da Benedetti. Ne esce una prestazione opaca e in cui la lucidità si vede solo per brevi momenti. Vediamo com’è andata nel dettaglio. Le bianconere schierano l’abituale sestetto: Petejan in cabina di regia e Mucelli opposta, Fabro e Tomasin bande ricevitrici, Fregonese e Donda al centro, Sioni libero. Fagagna parte con Benedetti al palleggio in diagonale con Pignolo, Marini e Lo Monaco in posto 4, Flumiani e Morocutti centrali, Veritti libero. Chei de Vile spinge subito al servizio cosa che non riesce a fare la Farmaderbe. Le bande Villadies, messe sotto pressione in ricezione, non trovano varchi vincenti in attacco e, praticamente, i pochi punti vengono dai centrali Fregonese e Donda oltre che dagli errori avversari. Le gialloblu dominano il set con grande autorevolezza e solo sul pesante 18-6 mollano leggermente la presa e commettono qualche ingenuità. Fabro va a segno e guida le sue nella risalita che comunque si ferma sul 25-19. Si ritorna in campo senza variazioni. Le ospiti continuano a crescere ma sempre a piccoli passi. C’è più attenzione in ogni reparto e la ricezione si assesta. Manca però l’apporto usuale delle bande Tomasin e Fabro, che si ritrovano quasi sempre un muro ben disposto e compatto, mentre l’opposta Mucelli e le centrali vengono un po’ troppo trascurate da Petejan. La Farmaderbe va quindi a pari passo con Chei De Vile (13-12). Nelle fasi centrali si litiga molto al servizio. Per le bianconere sono 3 le rotazioni di fila in cui si sbaglia, segno di evidenti difficoltà di concentrazione. I cambi di fine set di entrambi i tecnici sono proprio per mettere una pezza a questo (Dri per Petejan, Toch per Benedetti, Cumer per Marini, Pignattone per Morocutti). Il finale è targato Pignolo che mette il turbo al braccio e regala il 25-22 alle sue. Il preoccupante 2-0 spinge coach Sandri a fare delle variazioni nella rotazione e in posto 3 con la giovane Glavina per Donda. Le mosse danno risultati positivi insieme al bel turno al servizio di Mucelli. In un attimo siamo sull’1-6 e la panchina di Fagagna blocca il gioco. La risalita gialloblu viene rallentata ancora dalle battute spedite out o in rete. Questo permette alle Villadies il mantenimento di un margine di 2-3 punti che arriva a +5 con Dri al servizio per Petejan. Il rimedio proposto da coach Mattia è il doppio cambio ma il reale motivo del recupero sono le battute di Flumiani. Tutto da rifare (20-19). Ci pensano Fregonese, Tomasin e Fabro a riaprire la gara con muri e attacchi (22-25). Il quarto set comincia con serie difficoltà delle bianconere dai 9 metri che impediscono di dare continuità ad un gioco comunque troppo sbilanciato su posto 4. Sul 12-10 si scaldano un po’ gli animi per alcune sviste arbitrali ed è in particolare Fabro a trarne beneficio per una reazione confortante. Il break è di 1-8 e si va sul 14-19. Una girandola di cambi e time-out rompono la serie positiva e riportano le padrone di casa a -1 (20-21). La determinazione di Chei De Vile fa la differenza in un finale incerto: dal 20-23 si passa al 24-23 e, dopo un primo match-ball autoannullato, sono Morocutti e Pignolo a far esultare la palestra di Ciconicco (26-24). Festa grande per le padrone di casa per un 3-1 meritato per quanto visto nell’arco della gara che premia l’entusiasmo visto nel campo gialloblu. La Farmaderbe paga una serata sottotono ben lontana dall’ottima prestazione contro lo Zalet. Quest’ultima, vittoriosa in 3 set a Buja, riaggancia le nostre in terza posizione e resta dietro solo per il numero inferiore di vittorie. Testa ora alla prossima giornata che vedrà il ritorno tra le mura amiche contro la Vis e Virtus Roveredo, 6° in classifica, che all’andata era stata la prima a dare un blocco determinante alla corsa promozione delle Villadies. Sarà l’occasione per rifarsi.